Tornare a vivere in campagna
Da tempo io e mio marito cercavamo una casa in campagna con più spazio, che ci consentisse di avere un ufficio in casa luminoso e magari con un ingresso separato per accogliere i clienti quando necessario.
É stata una ricerca lunga ed estenuante, durante la quale siamo addirittura andati a vivere per qualche tempo a Tenerife, con l’idea di vivere più all’aria aperta e in maniera più semplice.
Questo esperimento però, non è andato totalmente come immaginato, per cui seppur contenti dell’ esperienza fatta, abbiamo deciso di tornare indietro…ma questa è un’altra storia.
Una volta rientrati da Tenerife, abbiamo ripreso in mano la ricerca e ampliato il raggio di azione. Il nostro bellissimo ma piccolissimo appartamento infatti era in posizione centralissima a Santarcangelo di Romagna, una bomboniera di paese, città slow ma al tempo stesso piena di iniziative e che garantisce una qualità della vita davvero invidiabile.
Comunque, per la prima volta abbiamo aumentato il raggio dei chilometri rispetto al centro di Santarcangelo e abbiamo individuato subito un annuncio con una casa dove a mio parere ci poteva essere del “potenziale”, come diciamo noi architetti 🙂
La potenziale casa era a Verucchio (alta), nel cuore della Valmarecchia.
Ricordo le mille domande fatte all’agente immobiliare al telefono ancora prima di vedere la casa. Abituata alla comodità di vivere in pianura con un supermercato praticamente davanti a casa, la prima domanda è stata se si potesse arrivare vicino in macchina per scaricare la spesa!
Gli Esterni
Una volta arrivati sul posto poi, ci siamo subito innamorati del luogo.
Non eravamo ancora entrati in casa ma già da fuori nel vedere il cortile e il giardino, i nostri occhi erano diventati a cuoricino 😍
Gli Interni
Anche l’interno poi ci ha colpito molto, in quanto l’appartamento in questione era la residenza estiva di un’anziana artista bolognese dedita a quadri e sculture in plexiglass.
Gli interni erano un misto tra uno stile classico ed eclettico.
L’appartamento fa parte di un borgo, frutto di un bel restauro e risanamento conservativo dell’inizio degli anni 2000.
I materiali tradizionali e le finiture sono state rispettate e ricreate. Si pensa che fosse una residenza di un signorotto molto religioso, proprietario di grandi possedimenti terrieri in zona e che avesse nei piani alti della struttura la sua residenza, sotto le stalle e a fianco avesse fatto costruire anche una chiesetta privata (ora sconsacrata e adibita ad abitazione).
Una volta all’interno il colore prevalente nella zona giorno era il giallo.
Un colore che sicuramente è portatore di luce ma che personalmente non amo e che quindi non uso mai nei miei progetti.
Le travi dei solai in legno erano state trattate con un mordente scuro, mentre il tavolato era stato sbiancato.
A terra un pavimento in cotto lasciato grezzo, di difficile manutenzione e alle finestra un doppio sistema di tende rendeva la zona giorno particolarmente buia.
In fondo, in posizione nascosta rispetto al soggiorno vi era la cucina, stretta e lunga, e un bagnetto di servizio dal dubbio gusto, con un’acquasantiera al posto del lavandino.
L’ideazione del progetto della nostra casa in campagna
La zona giorno quindi è stata quella a cui abbiamo dedicato più energie e budget, spostando la cucina – per noi in una zona troppo separata dal resto avendo due bambini piccoli – e rifacendo completamente il bagno.
L’obiettivo sin da subito comunque era “svecchiare” questa casa in campagna e donare più luce e modernità agli ambienti.
Le altre opere sono state opere di tinteggiatura, riadattamento di alcuni mobili esistenti, con aggiunta di altri nuovi costruiti su misura, sbiancamento travi e sostituzione dei tendaggi.
Al piano di sopra sono presenti 3 bagni e 4 camere da letto – una di queste con un ingresso separato accessibile da un terrapieno e proprio questa è diventata il nostro studio.
In questo piano i lavori sono stati minori, si è trattato di una ridistribuzione degli arredi, in parte nostri dalla casa precedente, in parte già presenti in casa e mantenuti. Si è proceduto con una tinteggiatura a base calce dai colori pastello, e completo restyling di due bagni sostituendo i sanitari, rivestimenti e complementi.
Bilancio dopo 3 anni di vita in una casa in campagna
La scelta di trasferirci in campagna, è stata precedente all’inizio della pandemia, è avvenuta nel marzo del 2019.
Il sottotitolo “Ritornare a vivere in campagna” è dovuto al fatto che sono nata e cresciuta in campagna e dopo 10 anni di vita cittadina, ci sono tornata!
Dopo un primo periodo di assestamento, sia per sistemare la casa, sia per abituarci ad una nuova quotidianità, possiamo dire che abbiamo un bilanciamento tra aspetti positivi:
- maggiore spazio interno ed esterno a disposizione,
- luminosità degli ambienti,
- visuale libera,
- aria buona,
- pace e tranquillità,
- possibilità di uscire e passeggiare nei boschi,
- uscite in mountain bike in percorsi dedicati
e aspetti negativi: maggiore lontananza dai servizi, dai paesi e dalle città limitrofe, Rimini ad esempio.
Nel prossimo articolo vi farò vedere il prima e dopo della zona giorno.
Per ulteriori informazioni o curiosità scrivi a e.berardi@gmail.com